Quando si parla delle Vespe d’epoca, quasi sempre si pensa all’aspetto estetico e a quello legato alla possibilità di circolazione: quasi mai, invece, si pensa al motore a meno di non essere Vespisti appassionati. Tuttavia il motore delle Vespe in generale, e delle Vespe d’epoca in particolare, ha un suo fascino, essendo un esempio di meccanica davvero unica. Conoscerne le caratteristiche principali permetterà di comprendere meglio il funzionamento della Vespa e gli eventuali consigli che vengono forniti dal vostro meccanico di fiducia.
Il motore delle Vespe d’epoca è caratterizzato dall’essere a due tempi. Questa tipologia era già stata installata sul primo modello: la prima Vespa aveva infatti il motore a due tempi, una cilindrata di 98 centimetri cubici e tre marce, con una potenza massima di 3.2 cavalli che permettevano di raggiungere la velocità di 60 km orari. Caratteristica distintiva di questo motore, oltre all’elevato grado di rumore tipico delle Vespe, era la sua posizione laterale, vicino alla ruota posteriore. Questa scelta, sia estetica che pratica, non ha avuto uguali nella storia dei motoveicoli restando una prerogativa tipica della storica due ruote.
Il motore a due tempi: le principali caratteristiche del motore della Vespa
Il motore a due tempi funziona grazie alla combustione che si verifica in seguito all’esplosione della benzina. Viene anche comunemente definito come motore a combustione interna, in quanto non presenta valvole di scarico e aspirazione, presenti invece in altri tipi di motore come quello a quattro tempi. Presenta la possibilità di ruotare in entrambi i sensi: la doppia possibilità di rotazione è permessa dalla struttura stessa del motore o meglio dalle modalità di apertura delle luci di scarico. Queste, infatti, presentano movimenti di apertura e chiusura che avvengono in maniera speculare rispetto a quello che rappresenta il punto morto inferiore.
Un’altra caratteristica del motore della Vespa è che è presente una pompa di lavaggio in grado di assicurare l’immissione di gas all’interno della camera di combustione: tale ingresso avviene per compressione e i gas, una volta esauriti, vengono eliminati tramite un apposito impianto di scarico.
Come funziona il motore della Vespa d’epoca?
Vediamo insieme i passaggi principali che caratterizzano il funzionamento del motore della Vespa.
Per prima cosa si distingue la fase dello scoppio, durante la quale si ha un abbassamento del pistone in seguito all’ingresso del gas. Il pistone, una volta raggiunti i 3/4 circa della sua corsa, porta all’apertura della luce di scarico che permette al gas già bruciato di essere allontanato, uscendo spontaneamente attraverso il foro. La successiva variazione di pressione porta il pistone a muoversi ulteriormente, scoprendo una seconda luce che permette alla miscela di essere spinta all’interno del cilindro. La presenza di un deflettore permette di tenere ben separate la miscela in entrata dal gas in uscita.
Una volta raggiunto il punto morto inferiore, il pistone inizia la sua risalita, consentita dalla presenza di un volano. La risalita del pistone porta alla successiva chiusura delle due luci precedentemente aperte e, quindi, a una nuova fase di compressione esterna. Internamente, invece, la risalita del pistone crea anche una decompressione e questa permette alla miscela di entrare nel carter, elemento fondamentale in quanto garantisce la corretta lubrificazione del sistema.
Tra i vari componenti che permettono il corretto funzionamento del motore della Vespa non possiamo dimenticare la candela, che permette l’accensione del motore grazie alla generazione di una scintilla che permette l’attivazione della combustione.
Cosa fare per una corretta manutenzione del motore della Vespa
Per un’esperienza di guida sicura e performante è necessario prestare particolare attenzione alla manutenzione del motore della Vespa d’epoca, affidandosi ad officine specializzate nella riparazione e restauro della storica due ruote, come Zangheratti Vespe, sul cui sito www.zangheratti.it, è possibile individuare i pezzi di ricambio adatti al proprio modello di Vespa. Il motore rappresenta infatti il cuore della storica due ruote: anche se la maggior parte delle Vespe d’epoca non viene utilizzata per la circolazione, è sempre di grande soddisfazione poter avere un modello perfettamente funzionante. È quindi consigliabile montare soltanto componenti e parti sostitutive originali o omologate come tali.
La manutenzione del motore può risultare parecchio complessa. Consigliamo quindi di non lasciarsi andare al “fai-da-te”, ma di rivolgersi sempre a meccanici esperti, in modo da non compromettere il corretto funzionamento del veicolo. Inoltre, andrebbe eseguita in maniera regolare, non necessariamente quando si iniziano a sentire rumori o a verificare problemi. Va infatti ricordato che, considerando il ridotto utilizzo di questo tipo di questo tipo di motocicli storici, se da un lato sono minori le possibilità di guasto, ugualmente risultano minori le possibilità di accorgersi in tempo di un problema. Un controllo completo prevede l’accensione e la verifica di eventuali irregolarità. Si può procedere poi con la manutenzione vera e propria, partendo dalla lubrificazione del motore e proseguendo con il controllo del blocco del carburatore nonché con la pulizia e disincrostazione del pistone, del cilindro e delle luci. Queste operazioni, che vengono solitamente consigliate al raggiungimento di un determinato chilometraggio, nel caso in cui la Vespa venga utilizzata di rado possono essere eseguite con cadenza temporale da definire su consiglio del proprio meccanico di fiducia.
Inoltre, può essere utile procedere con una manutenzione totale di tutto il sistema-motore e non solo del motore stesso. Pertanto è consigliato verificare regolarmente anche il corretto funzionamento della candela di accensione procedendo, in caso di problemi, alla sua pulizia o alla completa sostituzione. Ugualmente, per quanto riguarda la marmitta, il cambio e i freni, una verifica regolare permetterà di non vanificare il lavoro fatto sul motore.
In conclusione, abbiamo evidenziato alcuni dei principali aspetti del motore di una Vespa d’epoca: si tratta tuttavia di un argomento particolarmente tecnico e complesso per cui si consiglia sempre, a meno di non essere esperti, di non procedere a una manutenzione fai-da-te. Il rischio principale, infatti, è quello di danneggiare la Vespa nel suo elemento più caratteristico.