Suonare uno strumento musicale è certamente un modo per esprimere il proprio estro e la propria creatività, ma non solo: è stato studiato che migliora la propria coordinazione, la metodicità, l’organizzazione, oltre a stimolare tutte le attività cerebrali, migliorandone le prestazioni. Qualsiasi strumento si voglia imparare a suonare, serviranno, però, certamente due importanti qualità: pazienza e dedizione. Nello specifico, lo strumento di cui vorremmo parlarvi oggi è uno dei più famosi e suonati in tutto il mondo: il pianoforte.
Una nota per chi vuole imparare: va bene che spesso da autodidatta si può fare molto, però l’ausilio di un buon corso di pianoforte, tenuto da un docente preparato può rivelarsi un ottimo investimento.
Il pianoforte, un classico intramontabile e inconfondibile
L’invenzione del pianoforte può esser fatta risalire nel XVIII secolo, con la creazione del primissimo modello di pianoforte, più precisamente un gravicembalo con piano e forte, e fu costruito in Italia da parte di un cittadino padovano di nome Bartolomeo Cristofori, e l’idea si diffuse, negli anni, nel resto dell’Europa e nel mondo.
Ciò che contraddistingue l’idea di pianoforte è sicuramente la sua stessa struttura; potremmo dividerla in sei parti principali: la tastiera, composta da 88 tasti, di cui 52 sono bianchi e 36 sono neri; la cassa e la sua tavola armonica, in cui è posta la struttura interna dello strumento; la meccanica, ossia ciò che permette il suono; la cordiera, che è l’insieme delle corde che, tendendosi, permettono la vibrazione; i pedali, per la gestione del suono e delle corde; e, infine, il rivestimento esterno, comprendente anche della struttura portante dello strumento stesso.
A seconda dei modelli, e della datazione di questi ultimi, potrebbero esserci alcune varianti sulla struttura in generale, ma il funzionamento rimane pressoché identico. Esiste anche un altro strumento che imita il suono e il funzionamento del pianoforte, rendendosi più moderno ed elettronico: stiamo parlando della tastiera. Quest’ultima è composta esclusivamente da una tastiera con un numero inferiori di tasti, e il suono che produrrà sarà digitale. Gli usi, seppur profondamente diversi, hanno in comune però praticamente lo stesso insegnamento per poterli suonare: ma come si impara a suonare il pianoforte?
Imparare a suonare il pianoforte: alcuni consigli per cominciare fin da subito
Imparare a suonare il pianoforte è, certamente, un impegno che richiederà tempo e costanza: è però possibile imparare a suonarlo senza necessariamente dover prendere anni e anni di lezioni; sarà possibile, infatti, poter imparare a suonarlo in autonomia, con alcune piccole accortezze: scopriamole insieme nei prossimi paragrafi.
Familiarizzare con il proprio strumento musicale
Che si abbia a disposizione un pianoforte, oppure una semplice tastiera, la prima cosa da fare sarà certamente cominciare a conoscere il proprio strumento: ascoltare, per esempio, le note che emette, provare a suonarlo “a orecchio”, anche sbagliando, ma cominciare soprattutto a riconoscere i suoni correlati alle note.
Imparare le tonalità maggiori e gli accordi semplici
Una volta studiato il proprio strumento, com’è fatto e come suona, sarà importante applicarsi allo studio delle tonalità maggiori, ossia le note musicali. Alcune persone, per facilitare l’apprendimento in fase iniziale, assegnano dei numeri alle note, per poter così riconoscere quali sono in tutte le scale proposte dai tasti del pianoforte che stiamo utilizzando. Non scoraggiatevi, all’inizio: sarà fondamentale provare a procedere anche sbagliando, specialmente se non si ha nessuna base di teoria musicale.
In commercio, o anche semplicemente facendo una ricerca su internet, se fosse necessario ci sono moltissime guide, anche molto basilari, per poter avere almeno un’infarinatura generale sulla teoria musicale: saranno utili anche per poter imparare i principali accordi, che compongono le canzoni. Generalmente, la composizione di una canzone sono note e accordi che si ripetono: sarà quindi utile studiare la struttura degli schemi musicali che le compongono, per rendersi conto che sono composte da ritmi semplici e costanti.
La posizione delle dita sulla tastiera, e le note sul pentagramma
Mentre si suona il pianoforte, ogni dito delle nostre mani dovrebbero essere abbinato a un preciso tasto, generalmente in ordine delle note: per esempio, se il pollice è il primo dito corrisponderà al Do, mentre il mignolo corrisponderà al Sol, e così via spostandosi sulla tastiera. Sarà altresì importante imparare a leggere e utilizzare il pentagramma, e riconoscerne i nomi e termini. Potresti facilitarti le cose aiutandoti con degli appunti o dei foglietti per ricordarti ciò che stai imparando.
Provare, provare e ancora provare a suonare
Sembrerà banale ripeterlo, ma solamente provando costantemente si potranno ottenere dei veri e propri risultati nel suonare il pianoforte. Ciò che potrebbe aiutarti ad affinare meglio tecnica e suono saranno certamente dei supporti didattici, anche semplicemente da internet, oppure potresti prendere una lezione di impostazione direttamente da un maestro.
La corretta base ti permetterà, successivamente, di poter imparare e sperimentare moltissime cose. Generalmente, è consigliata una pratica di almeno 30 minuti al giorno, per almeno 2 o 3 volte a settimana. Suonare il piano inoltre vi darà poi accesso anche a un lifestyle diverso, all’insegna dell’arte.
Per concludere, suonare uno strumento come il pianoforte è certamente un impegno che necessiterà tempo e dedizione, ma il risultato sarà incredibile: provare per credere!