L’attività di spionaggio industriale, conosciuto anche con i nomi di spionaggio commerciale o societario, è una pratica in grado di mettere a serio rischio qualsiasi tipo di azienda. Ma cosa si intende esattamente con questa espressione e quali sono le iniziative che si possono intraprendere per evitare di esserne vittima?
Partiamo innanzitutto col chiarire il significato di spionaggio aziendale. Con questa definizione si indicano tutte quelle attività che hanno come obiettivo la sottrazione illecita di due dei capisaldi che contraddistinguono il lavoro di qualsiasi azienda che si rispetti: il know how e le strategie di marketing.
Chi mette in pratica lo spionaggio industriale e riesce ad appropriarsi di queste informazioni così sensibili, punta a danneggiare in maniera spesso pesante un suo competitor a vantaggio del suo business.
Come si svolge l’attività di spionaggio industriale
Lo spionaggio aziendale, che secondo la legge italiana rappresenta un reato, può svolgersi in due maniere ben distinte, ovvero spionaggio esterno ed interno.
Si parla di spionaggio esterno quando, attraverso un’intensa attività di cyber spionaggio, si prova ad entrare in possesso di informazioni riservate sulle attività di marketing e sugli aspetti produttivi aziendali. Altri metodi molto utilizzati sono le intercettazioni telefoniche e l’installazione di microspie ambientali.
Può capitare però che siano gli stessi dipendenti a rivelare questi dati alle aziende competitor, magari in cambio di ingenti offerte di denaro. In questo caso specifico si può tranquillamente parlare di spionaggio interno.
A seconda del tipo di spionaggio, come vedremo, sarà possibile usare strategie più o meno mirate come, ad esempio, l’installazione di microfoni spia per cellulari.
L’obiettivo dello spionaggio industriale
L’attività di spionaggio industriale, come detto, è in grado di colpire pesantemente un’azienda dal punto di vista dell’immagine che da quello economico.
Un’azienda che riesce nella sua attività di spionaggio può infatti entrare in possesso di elementi delicati come:
- brevetti;
- strategie interne e progetti futuri;
- ricerche di mercato;
- software;
- liste clienti e fornitori.
Chi entra in possesso di questi dati, può decidere di utilizzarli per aumentare il proprio business replicando, ad esempio, alcuni aspetti produttivi dell’azienda derubata o contattando gli stessi fornitori.
Come prevenire l’attività di spionaggio aziendale
Sono diverse le tecniche che possono, almeno, aiutare a ridurre il rischio di essere vittime di spionaggio aziendale. Quello che le agenzie investigative specializzate fanno solitamente è di mettere in pratica ciò che si chiama controspionaggio aziendale.
Ecco quali sono le attività tipiche del controspionaggio aziendale:
- bonifica degli ambienti di lavoro dall’eventuale presenza di microspie;
- controspionaggio informatico;
- livello di vulnerabilità dei dipendenti, dei collaboratori e dei soci.
Un altro aspetto che contraddistingue l’attività di controspionaggio aziendale è la raccolta di tutte quelle prove che verranno utilizzate, nel corso di un processo, per dimostrare l’effettiva esistenza del reato.
Queste sono le operazioni che permettono di risalire i colpevoli, soprattutto nel caso in cui sia già avvenuta la fuga di notizie verso altre aziende, ma possono esserci anche delle accortezze per ridurre almeno il rischio che ciò accada.
Come? Uno dei modi è quello di verificare l’autenticità dei dati e dei CV delle persone che si candidano per un determinato posto di lavoro aziendale. Grazie a questo tipo di controllo, è possibile intercettare possibili individui che desiderano entrare in azienda con l’obiettivo di rubare dati sensibili.