L’industria conciaria è l’ambito del settore industriale che si occupa della produzione di pelli e cuoio, riscattando e donando valore ad un sottoprodotto dell’industria degli alimenti, ovvero la pelle animale non lavorata, derivante dalla macellazione. Già nell’epoca preistorica, l’uomo utilizzava la pelle degli animali per potersi coprire e difendersi dal freddo.
Come indicato da Adnkronos in questo articolo, essendo privi di trattamenti chimici, non erano durevoli nel tempo e si usuravano in tempi brevi. Per poter risolvere tale criticità, gli uomini preistorici, cominciarono ad asciugare la pelle, così da impedire il procedimento di decomposizione, anche se tale processo la presentava molto fredda. In un momento successivo, vennero adoperati grassi sia di origine vegetale, che animale, i quali rendevano la pelle morbida al tatto.
L’utilizzo sempre più assiduo di questo materiale, condusse all’espansione di tecniche specifiche maggiormente efficienti per combattere la putrefazione. Ebbe, in tal modo, origine la prima concia di origine vegetale, che si basava sull’immersione della pelle in una sorta di piscina insita di un composto di acqua, foglie, cortecce e bacche, oltre che la concia al minerale, realizzata mediante acqua ed allume, ovvero un minerale ampiamente sparso nelle zone vulcaniche e da esse derivanti.
Grazie ai Romani, vennero adoperate abilità conciarie raffinate e maggiormente innovative, che vennero poi divulgate in tutte le province dell’Impero. I modi e gli attrezzi per operare la pelle, non sono molto cambiati nel corso del tempo.
I prodotti terminati si diversificavano tra scarpe, oggetti, bracciali, elementi decorativi per uso abitativo, come ad esempio la foderazione di sedie. Nei secoli comunque la lavorazione del settore conciario, veniva adoperata dagli artigiani che lavoravano la pelle all’interno di piccole botteghe. Il cambiamento decisivo si ebbe nel diciannovesimo secolo, grazie alla nascita della concia al cromo, la quale consente la stessa tipologia procedimentale su tutte le tipologie di pelle di capra, bovine, pecore e maiali.
Le imprese di progettazione e produzione
Le imprese di progettazione presumono l’esecuzione di un’opera urbanistica, il più delle volte pianificata per soddisfare i bisogni necessari di pubblica utilità. Le imprese di produzione sono quelle aziende che hanno lo scopo di conseguire uno scambio tra altre aziende, i consumatori e le amministrazioni pubbliche. Lo scopo di tale aziende è quello di ricevere un compenso.
In tal senso, le imprese di produzione appagano i bisogno dei propri fruitori, in modo indiretto. Sono esempi di imprese di produzione le imprese di servizi, le imprese agrarie, quelle estrattive e quelle edili. Ci sono poi le imprese di produzione indiretta, che realizzano un procedimento di trasformazione del materiale, senza però produrla. Tipici esempi di produzione indiretta sono le imprese mercantili, le imprese bancarie e quelle assicuratrici.
Macchinari, taglio e preparazione Made in italy
La preparazione di modelli per il taglio dei pellami viene adoperata mediante un sistema di retroproiezione applicato sul plotter di taglio. Tale operazione consente di dislocare il pezzo direttamente sulla pelle, per poter dare ad esso la forma e al consistenza desiderata.
Una volta collocati i modelli, viene dato avvio al taglio, mediante lama fissa o vibrante, in base alle peculiarità del materiale. La rivista Leather & Luxury, esperti del settore, offre la possibilità di conoscere al meglio tutto ciò che concerne questo tipo di lavorazioni e questi macchinari per concerie, chimiche conciare e lavorazioni pelli e soprattutto, aiuta a comprendere l’importanza dei prodotto autentici.
Le imitazioni infatti, sono alquanto frequenti e proprio per questo il Made in Italy è tra le principali caratteristiche per riconoscere una buona pelle. Inoltre un odore inconfondibile è sinonimo di garanzia di autenticità. La pelle non sarà mai dello stesso identico colore di un altro prodotto uguale ad esso, ed anche questo è garanzia di un prodotto originale, Made in Italy. Bisogna però precisare che la qualità non dipende solo dai materiali, ma anche dalle tecniche di produzione ad alta specializzazione.