La pandemia globale ha gravato sulla popolazione e sulle principali attività presenti nella quotidianità dell’uomo. L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del covid-19, infatti, ha creato dei gravi problemi relativi alla gestione e all’organizzazione del lavoro.
In particolare si parla sempre più di Smart Working, si tratta di un’alternativa che consente ai lavoratori di continuare a lavorare anche da casa, preservando la loro posizione e tutelando il loro lavoro.
In realtà, non si tratta solo del lavoro nel senso più “classico”, ma anche della possibilità di crearsi un futuro professionale, anche solo come alternativa strategica, qualora la situazione lavorativa dovesse peggiorare.
Questa tipologia di opzione è stata definita come valida e nel contempo negativa, questo perché a seconda degli ambiti lavorativi, differisce in termini di caratteristiche e di funzionalità.
Lo Smart Working è stato definito come una vera e propria filosofia del lavoro, basata principalmente sulla tutela dei diritti dei lavoratori e sulla loro autonomia. Non si tratta di una condizione positiva a tutti gli effetti, ma nonostante potenziali svantaggi, consente di lavorare e di poter guadagnare pur operando da casa.
Con questa opzione lavorativa non bisogna semplicemente pensare al lavoro da casa, questa, infatti, comporta notevoli cambiamenti e modifiche relative alla gestione e all’organizzazione del lavoro. Si tratta tuttavia di una scelta vincolante, in quanto il professionista è costretto a lavorare presso la propria abitazione.
Altrettanto importante in relazione allo Smart Working è sicuramente la presenza di strumenti adatti al lavoro, questi sono essenziali per poter lavorare da casa. In particolare è necessario disporre di dispositivi tecnologici e analitici che possano rendere il processo lavorativo più immediato e preciso.
Secondo alcuni dati scientifici nel nostro paese 8 dipendenti su 10 apprezzano lo Smart Working, tuttavia, c’è una parte di professionisti che disprezza questa alternativa a causa di determinate problematiche.
Nonostante si sia rivelata con il tempo una buona opzione per poter continuare a lavorare, lo Smart Working identifica specifici vantaggi e svantaggi.
Vantaggi dello Smart Working
Lo Smart Working presenta numerosi vantaggi in termini di gestione e di organizzazione lavorativa, in particolare risulta molto funzionale la gestione degli orari e degli spazi. In questo modo è possibile ovviare alla problematica relativa allo stress e all’affaticamento.
C’è un netto miglioramento anche in relazione alla gestione dei rapporti tra vita lavorativa e quella privata. Grazie a un ottimale gestione del tempo, infatti, è possibile dedicare più tempo alla propria famiglia e alle necessità private di quest’ultima.
Essendoci una maggiore elasticità per quanto concerne il tempo impiegato a lavorare e lo stesso spazio, è possibile notare un incremento della produttività. Si tratta di un evidente miglioramento delle proprie performance e degli obiettivi raggiunti. Di seguito si avrà più motivazione ed energia per lavorare al meglio.
Lavorando da casa, inoltre, è possibile riscontrare una riduzione dei costi in termini di materiale e di apparecchi, l’azienda interessata, infatti, potrà risparmiare grazie alla politica del desk sharing sul riscaldamento, luce, pulizie, condizionamento e sui materiali.
Gli svantaggi dello Smart Working
Nonostante sono presenti particolari vantaggi relativi a questa nuova modalità di lavoro, è possibile riscontrare nello Smart Working anche degli svantaggi che spesso e volentieri rendono il processo di lavorazione molto complesso, soprattutto per chi non riesce a sfruttare al meglio i dispositivi analitici.
L’effettiva mancanza di un confine tra lavoro e casa, può determinare delle complicazioni in termini di distinzione e scissione tra lavoro e vita privata. In questo modo è possibile che vi siano particolari complicazioni anche in relazione alla gestione del tempo e dello spazio.
Lavorare da casa inoltre, può determinare un isolamento da parte del lavoratore che si ritrova costretto a lavorare nella propria abitazione senza il supporto morale e non, da parte di colleghi o dello stesso datore di lavoro.
Anche la comunicazione, in particolare tra il personale appare molto più complessa e lenta, sia per i mezzi di comunicazione che per le stesse priorità dei lavoratori.
Nel contempo appare più complessa anche la supervisione dei dirigenti, i quali riescono difficilmente a gestire e ad organizzare il lavoro tra i dipendenti. Oltretutto è possibile riscontrare delle difficoltà anche in termini di tecniche di lavoro e meccanismi che possono apparire come obsoleti.
Rischi dello Smart Working: Conclusione
Come tutti gli aspetti della vita e, soprattutto, le innovazioni o gli eventi che implicano profondi cambiamenti nel nostro stile di vita, ci sono delle scelte da fare, delle decisioni da prendere.
Ma ci vuole equilibrio e buon senso. Non ci pare molto utile ripudiare il cambiamento solo per questioni ideologiche. Tuttavia, allo stesso modo, non si può neanche radicalizzare il dibattito pubblico, inneggiando tale cambiamento come univa via possibile per il progresso.
Insomma, molto probabilmente è da evitare il solito e noioso schieramento fazioso della nostra società.
Anche l’avanzata dell’intelligenza artificiale si può far rientrare in un discorso di più largo respiro. Ma anche questo profondo cambiamento del “concetto” del lavoro, va comunque gestito e non accettato passivamente.