Viti e bulloni sono elementi fondamentali quando si parla di bulloneria industriale. In effetti, qualsiasi azienda o attività che lavora con elementi di questo genere deve assicurarsi prodotti di alta qualità. Tuttavia, non tutti conoscono quali sono le tipologie e le applicazioni di bulloni disponibili attualmente. Se si riesce a comprendere questa differenza si possono ottenere gli strumenti per svolgere al meglio i propri lavori.
Quali sono i bulloni disponibili a livello industriali, quante tipologie ci sono e quali sono le applicazioni disponibili? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Cos’è la bulloneria industriale?
Come prima cosa, è importante e interessante comprendere cosa si intende per bullone e per bulloneria industriale. In primo luogo, il bullone è quell’elemento di giunzione formato da due parti. Queste due parti vengono dette maschio, una vite solitamente, e femmina, ovvero un dado o un contro-rivetto. Per questa ragione, quando spesso si parla dal punto di vista tecnico, si intende come bullone l’insieme di vite e dado. ù
Come si può facilmente intuire, il bullone è fondamentale quando si parla di costruzioni in svariati ambiti industriali. Infatti, tale strumento permette di collegare più parti in una costruzione o un progetto finale. Si tratta di una tipologia di unione che in alcuni casi si rivela più efficace della saldatura, perché permette di smontare e montare facilmente una parte, cambiandola all’occorrenza per sostituirla o effettuare manutenzione. In ambito tecnico e industriale quindi, i bulloni sono davvero molto importanti.
Inoltre, per funzionare nel migliore dei modi, un bullone deve avere una specifica filettatura e deve rispettare le normative sulla sicurezza. Dunque, è importante prestare attenzione anche quando si scelgono i bulloni, in quanto prodotti di qualità scadente o mediocre potrebbero decisamente danneggiare la propria opera.
Ovviamente, i bulloni fanno parte della bulloneria industriale, ma come si può facilmente comprendere, questa categoria racchiude una gran parte di elementi. Proprio così, i bulloni possono essere tutti diversi tra loro e avere caratteristiche, filettature, dimensioni, viti e dadi differenti.
Ad ogni modo, l’obiettivo di tutti gli elementi presenti all’interno della bulloneria industriale è solo uno: collegare diverse parti tra loro in modo semplice ed efficace.
Come vengono prodotti i bulloni?
A questo punto magari qualcuno potrebbe chiedersi come vengono prodotti i bulloni che fanno parte della bulloneria industriale. È appropriato dare una risposta precisa anche a questa domanda, così da comprendere ulteriormente le caratteristiche di tali elementi.
Solitamente, sono tre le tipologie di realizzazione attraverso le quali i bulloni prendono forma. Nel dettaglio, esse sono:
- Per deformazione plastica a caldo
- Per deformazione plastica a freddo
- Tipologia di asportazione truciolo
In alcuni casi poi, queste tipologie vengono combinate tra loro per dar vita a bulloni che siano resistenti, longevi e capaci di svolgere nel migliore dei modi il loro lavoro.
Inoltre, occorre fare un’ulteriore precisazione. Solitamente, i bulloni in fase di realizzazione vengono suddivisi in due fasce ben distinte tra loro. La prima viene detta bulloneria normalizzata. Quest’ultima include degli elementi che hanno caratteristiche definite e precise, che rispondono anche a determinati standard nazionali e internazionali.
Oltre alla categoria normalizzata, esiste anche la bulloneria speciale. In questo caso, si parla di bulloni che sono stati creati su misura per soddisfare le esigenze di un determinato progetto. Dunque, si tratta di soluzioni personalizzate e solitamente il loro costo è superiore rispetto ai bulloni normali o standard.
Quali sono le principali tipologie di bulloni?
È arrivato il momento di approfondire quelle che sono le principali tipologie disponibili di bulloni e bulloneria industriale e dove reperirli, anche on line! Per esempio ORN Srl di Torino è un fornitore acclarato di questa tipologia di prodotto; ma torniamo ai bulloni; ovviamente, le diverse tipologie vengono realizzate per rispondere a determinate esigenze degli svariati campi applicativi. È bene ricordare che i bulloni possono essere elementi utili in settori come quello industriale, quello automobilistico, quello edile e la carpenteria.
Ad ogni modo, per dividere e catalogare le tipologie di bulloni occorre concentrarsi sulla loro testa. Proprio così, grazie a tale elemento è possibile distinguerli ed etichettarli.
Ad oggi, le tipologie di bulloni più conosciute e usate sono:
- Bulloni con testa cilindrica, detta anche TC
- Bulloni dotati di testa tonda
- Tipologia TMT, vale a dire con testa bassa e tonda
- Bulloni che hanno una testa detta a bottone
- Tipologia con testa a goccia
- Bulloni con testa piana
Inoltre, i bulloni possono essere suddivisi e riconosciuti anche a seconda del loro innesto. Per innesto, si intende la forma del cacciavite che serve per poter avvitare o svitare tali elementi. In questo caso, gli innesti più noti sono:
- Innesto a taglio
- Innesto a croce, chiamato anche innesto Philips
- Tipologia di innesto detta Pizidriv, una sorta di innesto a croce ma scanalature minori rispetto agli standard
- Innesto esagonale
- Torx, ovvero un innesto a forma di stella
- Innesto Tri Wing, a forma di Y
- Innesto Robertson, particolare perché ha una forma quadrata presente sulla testa della vita
Sono queste le tipologie che distinguono i bulloni e possono far comprendere quale usare in determinate occasioni.
Quali sono buoni materiali per la produzione di bulloni?
È anche importante conoscere quali devono essere i migliori materiali che devono avere i bulloni della bulloneria industriale. Come detto anche in precedenza, questi elementi devono essere robusti e resistenti, capaci di combattere anche la corrosione e l’avanzare del tempo.
Per questa ragione, devono essere realizzati con materiali di ottima qualità. Nella maggior parte dei casi, i bulloni vengono realizzati in acciaio, anche inossidabile, e ottone. Tuttavia, possono esserci elementi che vengono realizzati in materiali particolari come bronzo e titanio.
In casi ancora più specifici, i bulloni possono essere in nylon e teflon. Questo solitamente si preferisce per quei bulloni che non sono sottoposti a sollecitazioni gravose. Infine, possono esserci anche bulloni realizzati in vetro e in porcellana. Questi ultimi si preferiscono in applicazioni dove bisogna lavorare con elementi che isolano l’elettricità, visto che tali materiali hanno una bassa conducibilità elettrica.
In ultima analisi, ora si conoscono tutti i dettagli sui bulloni e sulla bulloneria industriale, non resta far altro che scegliere gli elementi che fanno al proprio caso.