La moto è uno dei mezzi di trasporto più amati e utilizzati. Ma un piccolo dettaglio ha fatto discutere ed è in merito all’assicurazione in aree private e condominiali. Da oggi, infatti, tutti i mezzi a due ruote che circolano sui terreni considerati privati dovranno essere coperti dalla RC.
Come ci spiegano gli esperti di MA Assicurazioni (consulenza assicurativa per le zone di Padova, Abano Terme e Montegrotto), in un primo tempo non era necessaria soprattutto per eventuali sinistri avvenuti all’interno delle zone private. Ma una sentenza ha cambiato tutto: la parola agli esperti.
La sentenza per l’assicurazione moto in zona privata
Si tratta di una sentenza da parte della Corte di Cassazione a sezioni unite numero 21983 che è stata depositata il 30 luglio. Lo scenario per le moto è – da questo momento – completamente cambiato e i proprietari devono adeguarsi il prima possibile.
Come cita la sentenza, le Sezioni Unite si sono trovate concorde nell’attestare e confermare che:
“la circolazione su aree equiparate alle strade debba intendersi come quella effettuata su ogni spazio ove il veicolo possa essere utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale”
Cosa significa? In parole più chiare anche se si parla di aree private come condomini – giardini o parcheggi (privati e riservati), il veicolo deve essere assicurato. Queste strade non sono più viste come estranee alla strada ma uguali e con la stessa funzione. L’obbligo di copertura assicurativa è quindi confermato e i motociclisti non potranno più esimersi da tale obbligo (ma anche camper, auto e ogni tipo di veicolo).
La sentenza è arrivata dal rigetto della Corte D’Appello di Milano. Il caso si è occupato di una richiesta di risarcimento danni: il congiunto è deceduto dopo essere stato investito da un veicolo parcheggiato all’interno del cortile dell’abitazione.
In quel periodo il giudice ha respinto il ricorso proprio perché mancava una adeguata copertura assicurativa. Per un sinistro accaduto all’interno di un’area privata non risultava possibile agire direttamente nei confronti dell’assicurazione: gli interessati hanno voluto andare avanti e fare ricorso alla Cassazione. Il giudice ha notato che in Italia non veniva seguita la normativa Europea giungendo alla sentenza dopo l’assegnazione della causa alle Sezioni Unite.
La normativa dell’Unione Europea su moto e assicurazioni
Se in Italia questo discorso non era ancora emerso, per l’Unione Europea è già una consuetudine consolidata. La sentenza di cui sopra è in linea con quella prevista dal diritto europeo espressa dalla Corte di Giustizia Europea in più frangenti.
L’interpretazione è quindi ovvia, infatti non si deve far differenza tra una strada privata e una pubblica perché in ogni caso il mezzo deve essere coperto da assicurazione. Il veicolo viene utilizzato e per questo motivo la copertura da assicurazione è doverosa.
Tutto questo viene interpretato come una possibilità di estendere la protezione a persone e mezzi, in ogni tipo di parcheggio o area – seppur privata. In caso di sinistro si potrà avere quindi una copertura adeguata e una valutazione da parte dei tecnici del settore.