In tutto il mondo è ormai famoso il Vetro di Murano, un vetro appunto, lavorato in maniera artigianale. Questo è molto prezioso e racchiude dietro la sua lavorazione della storia davvero interessante, che si sviluppa tra il 1400 – anche prima – e il 1800. La città di Murano si trova a pochi km dalla meravigliosa Venezia e nelle botteghe degli artigiani, si possono ammirare tantissimi capolavori di vetro di Murano appunto e non solo.
Entrando in questi luoghi, si respira un’aria sicuramente differente rispetto a quella presente nelle grandi metropoli. Sembra un po’ un salto nel passato, che fa rivivere a tutti i turisti di queste zone e non solo, l’atmosfera di quei tempi nei giorni nostri. Infatti, oggi come allora, il vetro di Murano è lavorato artigianalmente e le fonderie sono dirette da un maestro vetraio. Quest’ultimo ha il compito di gestire al meglio l’operato degli artigiani e l’intera produzione.
La storia del Vetro di Murano
Secondo alcune leggende, il doge della Repubblica di Venezia fece spostare tutte le fonderie dei vetrai nell’isola di Murano. Il tutto per poter proteggere il centro abitato che a quei tempi era altamente infiammabile ma non solo, infatti lo spostamento delle fonderie, pare sia stato voluto anche per proteggere i segreti dell’artigianato che ruotano intorno all’attività dei vetrai. Il vetro di Murano non ha però avuto sempre un buon periodo, infatti, appena cominciò la produzione del cristallo di Boemia, ci furono delle crisi. Il cristallo sopra citato, è molto simile ai prodotti di Murano ma hanno una lavorazione completamente diversa.
Per la produzione del vetro di Murano, ci sono delle figure professionali necessarie, che devono avere molta esperienza, in quanto la lavorazione e i materiali non sono così semplici da gestire. Tra queste figure è possibile trovare quella il Servente, il serventino, il garzone, il garzo netto e il forcellante. L’ultima figura in questione ha un ruolo importantissimo, questo perché deve raccogliere con delicatezza tutti i pezzi appena lavorati in vetro di Murano per poi spostarli nella tempera. Qui tutti i pezzi dovranno passare l’intera notte per poi essere pronti.
Vetro di Murano, come avviene la sua lavorazione
Come detto in precedenza il Vetro di Murano richiede molti passaggi per la produzione, un vero e proprio insieme di tecniche e di arte allo stesso tempo. Proprio per questo motivo in fonderia, si necessita di una figura come quella del maestro vetraio che coordina il lavoro e la produzione di tutti gli artigiani, come ad esempio Massimo Borella di VDA Borella che realizza gioielli, sfere natalizie e tanti altri prodotti in vetro di Murano. Questi dovrà controllare ed intervenire qualora ci sia bisogno durante l’attività di produzione e lavorazione del vetro di Murano.
Tra le varie tecniche di lavorazione più importanti, è possibile trovare quella del vetro soffiato, quella dell’incisione, la tecnica per i lampadari, la mourrina, la tecnica della scultura, della perle vitree, e tante altre ancora. Per quanto riguarda quella del vetro soffiato, si può dire che è stata inventata sicuramente nel primo secolo a. C. e deriva dalle antiche tecniche utilizzate sul Mediterraneo orientale. La tecnica della soffiatura ha un’importanza non indifferente, classificando la Repubblica di Venezia come una delle città ad alto livello artigianale.
Altro tipo di lavorazione è quella dell’incisione, che è applicata soprattutto sui cristalli di vetro che non hanno una colorazione, questo per consentire di poter apprezzare al meglio la lavorazione. Il tutto avviene con la punta di diamante e con molta precisione, per non andare a scalfire il resto del pezzo di Vetro di Murano. Per quanto riguarda i lampadari invece, si tratta di una lavorazione particolare che deriva dal Medioevo, periodo in cui l’illuminazione era importante e necessaria non solo nelle chiese ma anche nelle abitazioni delle famiglie nobili. Questa generalmente avviene allungando il vetro e soffiandolo in alcuni punti. Oltre ai classici lampadari ci sono anche dei porta candele oppure altre tipologie di oggetti da illuminazione con particolari pendenti e non solo. Dunque i lampadari, come ancora oggi, hanno un’importanza non indifferente per quanto riguarda la notorietà dell’artigianato riguardante il vetro di Murano.
Altra tecnica antichissima e altrettanto conosciuta è quella della murrina. Questa consiste nell’inserimento di tessere colorate all’interno di un forno per fondere il tutto insieme a dei pezzi di vetro di murano. Dopo aver fatto ciò poi, si passa alla modellazione del pezzo e quindi si otterrà un capolavoro in vetro ma con dei colori spettacolari. La modellazione invece, consiste nelle modifiche del vetro incandescente, il tutto per dare la forma desiderata. Per gli amanti del colore è possibile anche utilizzare un materiale conosciuto come smalto, dando l’impressione così di un pezzo d’arte del periodo bizantino.
Dunque in conclusione, la lavorazione del vetro di Murano è senza dubbio importantissimo per l’isola in questione e da anni, avvicina turisti alla regione Veneto. I più curiosi infatti, possono recarsi nelle fonderie e osservare gli artigiani lavorare. Inoltre, chi ha voglia, può addirittura commissionare un capolavoro unico, per poter fare un regalo di classe o aggiungere al proprio arredamento un pezzo dal valore inestimabile.