Ecco come avviene il fermo amministrativo auto e quali sono le conseguenze

Il fermo amministrativo dell’auto è una misura cautelare applicata direttamente dalle autorità per il mancato pagamento di tributi, imposte o multe. Si tratta di un vincolo che impedisce al proprietario di utilizzare il veicolo fino alla regolarizzazione della situazione debitoria.

Come si gestisce e quali sono le conseguenze? Approfondiamo meglio l’argomento.

Che cosa vuol dire fermo amministrativo dell’automobile

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, o gli enti di riscossione similari, applicano la misura di fermo amministrativo del mezzo per recuperare un credito non saldato dal soggetto interessato. Il provvedimento si attua per vietare l’uso dell’auto fino a quando il debito non sarà completamente estinto, o nel momento in cui si potrà trovare una soluzione alternativa (tra cui una rateizzazione). Come si può approfondire sul sito https://avvocatotributarista.legal/trucchi-per-cancellare-il-fermo-amministrativo-dallauto/, ci sono delle soluzioni che possono cancellare il fermo nel totale rispetto delle normative vigenti.

È bene evidenziare che non si tratta di un sequestro, infatti il veicolo resta di proprietà del soggetto, non può essere rottamato, usato o venduto salvo alcune eccezioni. Il provvedimento viene iscritto all’interno del PRA, Pubblico Registro Automobilistico, fino alla sua cancellazione completa. Se in veicolo è cointestato, il fermo potrebbe non essere applicabile.

Come avviene il fermo amministrativo del mezzo

Il provvedimento non è immediato e segue una procedura precisa. Inizialmente si invia una notifica con avviso di pagamento per alcuni tributi non versati, delle multe o imposte di vario genere. Nel momento in cui il soggetto interessato non salda il debito entro i termini previsti, l’ente invia la cartella esattoriale da considerare come un ulteriore sollecito di pagamento.

Se anche questo documento viene ignorato, al termine dei 60 giorni l’ente può procedere con il fermo amministrativo del mezzo. Il proprietario riceve una comunicazione ufficiale, che lo informa del blocco dell’auto e che, questo, non potrà circolare fino a nuova comunicazione ed estinzione del debito in corso.

Per risolvere la questione, il proprietario ha tre opzioni principali:

  • Pagare il debito per intero e richiedere la cancellazione del fermo al PRA;
  • Rateizzare il debito ottenendo un piano di pagamento, ottenendo in tal modo la sospensione del fermo;
  • Dimostrare che l’auto è essenziale per il proprio lavoro, richiedendo un’esenzione per poter continuare a utilizzarla.

In caso di eredi o legatari, ci potrebbero essere delle procedure differenti applicabili, come da normative italiane vigenti.

Quali sono le conseguenze

Le conseguenze del fermo amministrativo possono essere significative e differenti da caso a caso. Prima di tutto non può essere utilizzato legalmente, chi guida un’auto in fermo amministrativo rischia una sanzione e il sequestro immediato del mezzo.

L’auto non può essere venduta oppure rottamata, fino a quando il fermo non verrà completamente cancellato. I soggetti che tentano la vendita senza informare l’acquirente, rischiano l’annullamento del contratto e una multa. L’assicurazione stessa potrebbe creare dei problemi, rifiutandosi di assicurare questo tipo di veicolo fermo con un provvedimento in atto, escludendo altresì la copertura in caso di incidente.

Da un punto di vista economico, l’effetto domino ricade sulla situazione del debitore. Gli interessi continuano a maturare e in assenza di pagamento, il mezzo potrebbe essere pignorato o venduto all’asta per il recupero del credito.